lunedì 31 marzo 2008

Fate la fame, non fate la guerra

We aren't what we eat. We are what we don't shit.
-- Hugh Romney

Sto per mangiare qualcosa che non so cos'é. Sto per cucinare qualcosa che non so come si fa. Se non posto domani, chiamate la polizia. Ma andiamo con ordine.

Fino a ieri, in laboratorio c'era un collega giapponese. Sorvolando sulle iniziali difficoltà di comunicazione (noi parlavamo in inglese e lui in codice Morse), il buon uomo ha portato un che di esotico in un posto di lavoro altrimenti legato ai soliti indiani, malesi e cinesi. Ha lasciato un grande vuoto e anche delle incredibili zuppe dell'altro mondo per riempirlo.
Sono zuppe di due tipi: zuppa al curry e burdock soup, che dopo lunghissime ricerche nei più assurdi siti culinari mondiali si è rivelata una ridicola minestra di bardana. Unico, piccolo problema: le zuppe sono contenute in bustine e a prima vista sembrano liofilizzate. Anzi, a seconda vista, perché a prima vista sembrano mangime per i pesci. Naturalmente le istruzioni sono scritte in giapponese strettissimo e io ho già problemi a seguire le ricette in fiammingo, figuriamoci se mi si incasinano anche i caratteri. Ciononostante, siccome ho dimenticato di fare la spesa, ho come scelta ciucciarmi delle pile scariche o tentare la sorte, sperando che un qualche essere soprannaturale come Giovanni Rana me la mandi buona.

AGGIORNAMENTO del giorno dopo:
Non serve chiamare la polizia. Ho fatto bollire dell'acqua in quantità a caso, ci ho sciolto l'intruglio e quello che ne è uscito è un'acquetta scipita color capelli-di-Mengacci. Sapore? Ad occhio, direi ascelle-di-Mengacci. Sono andato al McDonald's e ho risolto la faccenda in scioltezza.