mercoledì 14 novembre 2007

Braille

La bruma brillante, la brezza, il Brasile.
Bruno, il bramhano brizzolato, brancola sul Brahamaputra.
Bramerebbe branzino alla brace,
Ma brulicano solo broccoli.

Il branco bruca.
Un brivido, Bruno: "Bresaola, brasato!"
Il branco bramisce.
Il brigante lo bracca, ma non è bravo.

Bruno è sulla branda, a brandelli.
E' brillo di brandy e di brut,
Ha il broncio, e brontola:
"Mi si é bruciata anche la bruschetta!!"

giovedì 8 novembre 2007

Quella topona di Paris Hilton

Universita' di San Diego, laboratorio di Neuroscienze, l'anno scorso.

IL CAPO: Jeffrey, come va la ricerca?
JEFFREY: Ehm... bene capo.
IL CAPO: Ovvero? Risultati?
JEFFREY: Beh, non ancora, ma ci sono vicino.
IL CAPO: Che vuol dire? O ce li hai o non ce li hai. Fa' vedere cosa hai fatto finora.
JEFFREY: Eh... ho lavorato coi topi.
IL CAPO: Lo fanno tutti qua! Su dai, non farmi perdere tempo, risultati!
JEFFREY: Eh, che praticamente inietto cose nei topi.
IL CAPO: Che tipo di cose?
JEFFREY: Morfina e Amaretto di Saronno.
IL CAPO: E che succede?
JEFFREY: I topi si contorcono e poi tentano il suicidio guardando Domenica In.
IL CAPO: Ma sei un sadico! E a che cosa serve?
JEFFREY: A nulla, ma in Rai sono entusiasti, qualcuno guarda Domenica In!
IL CAPO: Beh, almeno continueranno a darci fondi. Comunque questa roba non ha alcun valore scientifico. Come cavolo pubblichiamo un lavoro così??
JEFFREY: "Effects of drugs when watching pathetic TV programs"?
IL CAPO: Senti, sono tre anni che sei qua e non combini nulla! C'e' poco da scherzare, se non arrivi con risultati veri entro un anno, ti caccio! E soprattutto: siamo in un laboratorio di ricerca, che cavolo ci fa qua un calendario di Paris Hilton?!?
JEFFREY: Beh capo... serve.
IL CAPO: A farsi le pippe serve!!! Levalo subito, in laboratorio si tengono solo le cose che riguardano la ricerca!!!
JEFFREY: Ma serve per la ricerca!
IL CAPO: Ne ho abbastanza!!! Ti ho avvertito!!!

Universita' di San Diego, laboratorio di Neuroscienze, un anno dopo:

[...] i ricercatori hanno notato che dopo un'iniezione dolorosa i topi maschi passano meno tempo a leccarsi la ferita (segno utilizzato per determinare la quantità di dolore provato) se nella gabbia è presente una foto della bella ereditiera di casa Hilton.
Questo effetto, che scompare se la foto viene tolta, non è stato notato nei topi femmina. Inoltre, dalle analisi è emerso che dopo l'incontro con Paris i topi hanno livelli più bassi della proteina c-fos nella parte del midollo spinale responsabile della trasmissione del dolore. [...]

-- Elena Jemmallo, ilGiornale.it (http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=218783), 7/11/2007

sabato 20 ottobre 2007

Trailer

Questa è la storia di un inquilino felice. Lo chiameremo Carlo. La sua è una storia come tante. Una di quelle storie nella quale è difficile pensare alla presenza dell'orrore.
Questa è anche la storia di una famiglia. Lui è David, felice padre di famiglia con la faccia da pedofilo in astinenza. Lei è Natalia, una vita dedicata alle dita nel naso, anche se sfortunatamente non del proprio. La loro piccola creatura ha il nome della speranza, o almeno così pensano i genitori. Si chiama Ascella. Come possa annidarsi l'orrore anche tra David, Natalia e Ascella è una domanda alla quale solo il Mago Galbusera potrebbe dare una risposta sensata.
Eppure, acquattato come una gazzella in attesa di azzannare la sua preda, l'orrore aspetta paziente. L'orrore. Lo si conosce raramente. Se ne ha un'intuizione da piccoli, nel periodo della dentizione. Tu perdi i denti, guardi tuo nonno che li perde anche lui, e temi che con te la natura stia saltando dei passaggi.
L'orrore ti segue paziente. Dà brevi accenni della sua presenza solo per godere della tua ansia. E questa è appunto una storia di piccolo orrore quotidiano.
Tutto comincia con un litigio. La povera Ascella si copre le orecchielle con le manine per evitare di sentire le urla di papà e mamma. Orecchie o no, i due decidono di divorziare.
In tutto questo, il nostro felice inquilino Carlo è ignaro dell'orrore che lo aspetta. Quando si sveglia, il primo bramito è contenuto in una lettera. Sfratto. Ignaro, sorride. "Si cambia casa, la prossima sarà ancora meglio di questa." L'orrore ride, con la tipica risata catarrosa di vecchio vedovo padrone di casa in pensione che aspetta il pollo per il suo brodo.
Questa è una storia di trasloco. L'orrore del Belgio del ventunesimo secolo. Se fosse una storia epica, sarebbe l'Odissea. Se fosse una storia comica, sarebbe Titanic. Se fosse una storia di riparazione di monumenti di guerra, sarebbe Saldate il soldato Ryan. Ma sfortunatamente è una storia vera, vera quanto l'orrore di cui è intrisa.

venerdì 28 settembre 2007

La Terra di Sotto

Avete mai giocato con un dingo? Naa, la tombola non c'entra.

Adesso scommetto che se vi dico vombato vi offendete a morte. E dire che fonti sicurissime giurerebbero sull'esistenza di un magnifico mondo ad esso intestato.

In tema di coppie di fatto, che ne pensate della simbiosi fra petauro e cacatua? Non s'ha proprio da fare?

Insomma, non siete mai stati nella Terra di Sotto? Scarsi. Arraffate alla meno peggio i vostri stracci e mettetevi in viaggio!

sabato 15 settembre 2007

I belgi al volante

There are two kinds of pedestrians... the quick and the dead.
-- Lord Thomas Rober Dewar

Quando arrivi su una mogia, cupa e piovosa mulattiera stranamente chiamata Autostrada del Sole, non c'é possibilità d'errore: puoi essere solo in Belgio. Ed è solo l'inizio.
Il Belgio è il cimitero degli elefanti dell'automobilismo. Il primo fatto che balza allo specchietto è l'assurda lentezza del traffico in città: su uno stradone a 3 corsie, le macchine sfrecciano (si fa per dire) alla smodata velocità di 40km/h. Giusto per movimentare un po' l'altrimenti noiosa routine, ogni tanto dalle viuzze di destra si immettono come saette utilitarie piene di suicidi che hanno come unico fine della vita tagliarti la strada.
Dopo i primi doverosi vaffanculo d'ordinanza, ho finalmente conosciuto la verità. In Belgio hanno pensato bene di trovare la soluzione definitiva ai problemi del traffico: la precedenza da destra a prescindere. In pratica funziona così: se qualcosa si muove alla tua destra e si dirige verso di te, fermati o sei morto. Quella cosa, che sia un tram, una macchina, una bici o una carrozzina, non farà nemmeno finta di rallentare. Ti travolgerà o si spiattellerà sulla tua carrozzeria senza speranza. E se lo fa, hai pure torto. Lo so, sembra una cazzata. In effetti, lo è. Quindi in Belgio diventa legge dello Stato.
Risultato. Nel traffico più micidiale, quando gli ingorghi fanno invidia al mio lavandino nel quale per sbaglio ho fatto cadere un divano, il belga sente il dovere morale di non muoversi finché non passa qualunque oggetto arrivi dalla sua destra. Questo porta molti alla pazzia o all'isterismo, o anche ad entrambi, ma in ogni caso non li porta mai a destinazione.
I carrozzieri, come si può immaginare, grazie alle loro tariffe orarie da far concorrenza a Cicciolina stanno diventando una casta di potentati. Non si contano più le ville di questi piccoli strozzini che tornano a casa e si levano il grasso del motore di dosso con un tuffo nella loro piscina olimpionica.

venerdì 14 settembre 2007

Memento mori

Tutto è cominciato con una delle mie solite iniziative: "Fosse l'ultima cosa che faccio, muoio." Incredibile, sono morto davvero.
La vita mi è passata davanti come un film. Banale, lo so, ma ho cominciato a preoccuparmi quando ho visto passare la scritta "Ogni riferimento a fatti e persone realmente esistenti è puramente casuale".
Ho visto il famoso tunnel, e proprio alla fine è arrivato il controllore e mi ha fatto la multa. Che bastardo, e dire che il treno era pure in ritardo! Poco da stupirsi, eh, era delle Nord.
In ogni caso, fra i lati positivi devo menzionare che l'annoso problema della pelle grassa si fa meno pressante, quando vai in putrefazione. Fateci un pensierino, pare che anche con la forfora faccia miracoli.
Poi nel complesso essere morto non è così malaccio. E' un po' come quando vai in un rifugio di montagna: è un casino arrivarci, ma poi non avresti mai voglia di tornare. Ecco, magari c'é una differenza: da morto è dura trovare un buon brasato di camoscio. Ma basta lamentarsi sempre, che ci si fa il fegato amaro. Devo dire però che anche col fegato amaro qua i vermi sono delle buone forchette. Fatevi sotto, ragazzi, offro io!
Ma il vero problema adesso è: ora che sono morto, che faccio? Posso essere utile a qualcosa? A far nascere un bel fiore, direbbe qualcuno. O magari una piantina. Un ortaggio. Sì, dai, un ortaggio. Basta che non sia una melanzana: non lo sopporterei. Odio le melanzane per la loro buccia viscida il cui colore ricorda il cielo di una giornata di sole a Bruxelles.
Progetti per il futuro? Mah. Non ho ancora pensato alla possibilità di reincarnarmi, perché il depliant dell'induismo non mi convince moltissimo. Al momento sembra più interessante quella religione che promette undici vergini, ma devo vedere la burocrazia. Pare che chiedano il certificato di esplosione e (mannaggia!) non ce l'ho. Vedremo.

venerdì 17 agosto 2007

Pescatori di anime

Negli USA in arrivo i giocattoli religiosi.

"L'iniziativa nasce dalla convinzione che è davvero difficile introdurre nel mercato dei giochi per bambini supereroi o robot del tutto nuovi che riescano a surclassare il dominio delle varie Barbie, Trasformers e Spiderman. Secondo gli analisti di Wall Mart solo usando personaggi che per i bambini sono allo stesso tempo nuovi, ma anche già celebri, si riuscirà a sconfiggere la dittatura dei vecchi supereroi."

-- dal Corriere della Sera (http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/08_Agosto/01/giocattoli_religiosi_bambini.shtml)

Come grande lancio promozionale, l'azienda ha realizzato una rivisitazione moderna delle piaghe d'Egitto:

http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/esteri/louisiana-pioggia-vermi/louisiana-pioggia-vermi/louisiana-pioggia-vermi.html

giovedì 19 luglio 2007

Teorie sui Puffi

Associazione con il satanismo

Nel 1983, a Porto Rico si diffuse la voce che i Puffi fossero figure sataniche. Chi avallava la teoria sosteneva di aver visto dei Puffi sbucare da sotto le piante, entrare nelle case, travestirsi da demoni, eccetera. Dato che i Puffi avevano appena iniziato a essere trasmessi dall'emittente Telemundo Puerto Rico, è possibile che queste voci fossero state messe in giro da un canale televisivo concorrente.
Poco tempo dopo negli Stati Uniti anche alcuni gruppi di cristiani conservatori giudicarono "satanici" i Puffi, a causa del loro largo uso di magia e stregoneria.

Analogie con il comunismo

Esistono alcune teorie secondo cui il villaggio dei Puffi rispecchia l'ordinamento di una comunità comunista, dove non esiste denaro e vige la condivisione delle risorse tra tutti gli abitanti. Grande Puffo, in alcune versioni, viene paragonato a Stalin e Quattrocchi a Trotsky. Lo stesso Grande Puffo, capo del villaggio dei Puffi, è vestito di rosso e ha una lunga barba bianca, cosa che farebbe pensare a un ulteriore rimando al comunismo e allo stesso Karl Marx.

Una metafora della massoneria

Secondo una teoria recentemente pubblicata, i 99 Puffi sarebbero i 99 saggi - cristiani, biancovestiti - del Nuova Atlantide di Francesco Bacone, guidati da un Grande Puffo che, coi suoi 542 anni, sarebbe nato l'anno della salita al cielo ( la nascita celeste) del sacerdote boemo Jan Hus (conteggio a partire dall'anno di invenzione dei Puffi). I saggi invisibili, organizzati come 'operai' in ragione delle rispettive competenze, combattono la superstizione in Europa e aiutano il progresso delle scienze. Essi devono difendersi anche da Gargamella, lo stregone che appare vestito proprio come un ecclesiastico, e che va a caccia dei Puffi per fabbricare la pietra filosofale, simbolo della perfetta conoscenza.
Quella dei Puffi sembrerebbe insomma, nella recente ipotesi, una loggia di muratori che affonderebbe le radici in un cristianesimo "illuminato", una loggia costituita da "pre-adamiti", individui che avrebbero recuperato l'originaria purezza persa col peccato delle origini; una loggia che può vantare la presenza al suo interno della Sophia - la Sapienza - nei panni di Puffetta (l'unica Puffa). Il linguaggio sarebbe quello antecedente i fatti narrati nel mito della Torre di Babele, composto da pochi termini fondamentali. Antonio Soro in un suo opuscolo intitolato I Puffi, la "vera" conoscenza e la massoneria, sosterrebbe che si tratterebbe "di una Gran Loggia che pratica l'arte massonica secondo la cosmologia gnostica degli Ancients" (Moderns e Ancients sono però termini usati da Massimo Introvigne che non compaiono nell'opuscolo).

-- da Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/I_Puffi#Interpretazioni)

martedì 17 luglio 2007

Like a rolling stone

Era un uomo scontroso. Per lui cose e persone avevano un nome solo perché così era più comodo insultarle. Non aveva mai colorato una nuvola, e pensava che il mare fosse azzurro veramente. Non stupirsi era ormai una professione.
Era così quando, un giorno, si stupì. Il suo volto da grigio balcone si riempì di gerani. Ok, fiori del cazzo, ma almeno fiori.
La sua visione era lì davanti. Era un sasso. Un inutile, anonimo, incomprensibile pietrino, un mineraluccio insignificante, una particola da dimenticare, un grigio ed inerte aggregato di polvere. Questo per chiunque tranne che per lui: perché per il nostro eroe quello era il Sasso.
Sono cose a cui si pensa poco. Quando dici "sasso", di solito viene in mente un qualunque ghiaiotto palloide, generico quanto basta per racchiudere in sé la categoria intera. Beh, il Nostro aveva visto esattamente il *suo* ghiaiotto palloide, il Sasso per eccellenza. Quello che Platone definiva "l'Idea di Sasso, la Sassità, anzi, meglio, la Sassonia."
Beh, sia come sia, lo Scontroso si stupì. Raccolse il sasso con gli occhi ancora lucidi. Lo guardò bene. Se lo rigirò fra le mani incredulo.
Poi lo lasciò cadere e lo calciò lontano.

venerdì 13 luglio 2007

Party Poker

I was playing poker the other night... with Tarot cards. I got a full house and four people died.
-- Steven Wright

domenica 17 giugno 2007

Il Principio di Lavoisier

La materia non si crea, non si distrugge, e non si cambia senza lo scontrino.

mercoledì 14 marzo 2007

Modernismo /2

Si sta facendo veramente dura, per il Paese dei normali. Persino l'idea più normale, questa stramberia qualunquista secondo la quale per procreare, fare figli, insomma mandare avanti il mondo, serva la congiunzione tra il genere maschile e il genere femminile, ecco, persino questa certezza elementare non ha più molto senso.[...]
Il risultato è questo: il trionfo degli immoralisti.[...]
È fatica spiegare ai bambini come essere gay non sia una tragedia, né tanto meno una colpa, se in televisione sfilano ogni volta degli invasati seminudi, coperti solo con qualche striscia di pelle borchiata, che si strusciano e si baciano davanti alle telecamere, qualche volta brandendo il frustino.
-- Cristiano Gatti, "Che vergogna essere normali", ilGiornale.it (http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=163650), 14/03/2007

Modernismo /1

Young men and young women may work systematically six days in the week and rise fresh in the morning, but let them attend modern dances for only a few hours each evening and see what happens. The Waltz, Polka, Gallop and other dances of the same kind will be disastrous in their effects to both sexes. Health and vigor will vanish like the dew before the sun.
It is not the extraordinary exercise which harms the dancer, but rather the coming into close contact with the opposite sex. It is the fury of lust craving incessantly for more pleasure that undermines the soul, the body, the sinews and nerves. Experience and statistics show beyond doubt that passionate excessive dancing girls can hardly reach twenty-five years of age and men thirty-one. Even if they reached that age they will in most instances be broken in health physically and morally. This is the claim of prominent physicians in this country.
-- da un periodico americano del 1910

martedì 20 febbraio 2007

Dialogo

Domani sveglia presto. E' tardissimo! Devo dormire. Voglio dormire! Adesso cinque minuti e dormo. Ecco, me lo sento, bravo il mio Morfeo che viene a prendermi. Eccomi, eccomi, sono pronto! Voglio dormire.
Zzzzz
Cos'è?
Zzzzzzz
No...
Zzzz
Ho lasciato aperta la finestra.
Zzzz
E Lei è entrata. Cazzo!
Zzzzz
Ma non puoi succhiarmi il sangue in silenzio? 56 miliardi di anni di evoluzione non potevano eliminarti il sonoro?
Zzzz
E' la prova che Darwin era un drogato.
Zzzzz
Comunque, io ho sonno. Anzi, secondo me sto già dormendo.
Zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
Pure in sogno mi segui?
Zz
Ok, ok, hai vinto! Pungimi, succhiami, mordimi, dissanguami, carotami, scavami, svuotami, fai quel cazzo che ti pare ma fallo in fretta!
Plic
Machecc...
Plic
E mò?
Plic
Che fine ha fatto la zanzara? E da quando il rubinetto perde?
Plic
Ma tutte stanotte? Devo dormire!
Plic
Non è possibile!
Plic
Dai, rilassati e dormi. E' facile, conta le pecore.
Plic
Comincio da 32943758, così finisco prima. 32943759, 32943760...
Plic
Basta!!!
Bip-bip-bip
...
Bip-bip-bip
Mancava solo quello. Il telefono che si sta scaricando.
Bip-bip-bip
Dopo l'Iraq, perché non bombardare la Nokia?
Bip-bip-bip
Voglio dormireee!!
Bip-bip-bip
Devo trovare la maniera di farla finita... ecco.
BANG!

lunedì 12 febbraio 2007

Fides et ratio

Dio è morto. E da quando c'è Buttiglione, anche la Filosofia non gode proprio di ottima salute.

sabato 10 febbraio 2007

Cavoletti!

I belgi non hanno una cucina tipica ma fanno abilmente finta di averne una. Il trucco è semplice: danno ai piatti tedeschi un nome in francese, e ai piatti francesi un nome in tedesco.
TEDESCO (raggiante, con piatto di wurstel e crauti): "Patrone ti ristorante tetto che qvesto è tipico piato pelga: saucisse aux choucroute. Macari avezimo zibo cozì in Cermagna!"

Ma il marasma culinario non basta: non sanno nemmeno mangiare. Non è raro sorprendere un belga intento a raccogliere gli spaghetti col cucchiaio o a lisciare le lasagne con la fresa.

La loro specialità è inspiegabilmente la cozza. In realtà loro avrebbero voluto dire che la loro specialità era il sushi, ma la calata di qualche migliaio di Samurai incazzati come geishe li ha fatti giungere a più miti consigli:
SAMURAI (brandendo uno spadone di 3 metri): "Sushi?!?"
BELGA (maneggiando uno stuzzicadenti e cercando invano di connettere): "Ehm... no! No! Intendevo dire cozze! Cozzeee!"

Scaramelle dagli sconosciuti


Smascherato Romano Prodi. Nel dossier Mithrokin ci sono le prove che identificano il Premier italiano con Gozer il Gozeriano. Gli Acchiappafantasmi sulle tracce di Piero Fassino.

giovedì 8 febbraio 2007

Questo è il loro dannatissimo destino

E qui Graziano sbagliò. [...] e non è vero quello che dicono che sbagliando s'impara, non è assolutamente vero, esistono persone che sbagliando non imparano proprio niente, anzi, continuano a sbagliare convinte di essere nel giusto (o incoscienti di ciò che fanno) e con la gente così la vita, di solito, è cattiva, ma anche questo d'altronde non significa nulla, perché queste persone sopravvivono ai loro errori e vivono e crescono e amano e mettono al mondo altri esseri umani e invecchiano e continuano a sbagliare.
Questo è il loro dannatissimo destino.
-- Niccolò Ammaniti, "Ti prendo e ti porto via"

martedì 6 febbraio 2007

Meteorismo Creativo

La mancanza di argomenti interessanti fa cadere in uno stato mentale indefinibile. Da un lato la bulimia lessicale. Dall'altro qualcosa di impalpabile. Atarassia, apatia? No, peggio: malinconoia. Male di vivere. Pus emozionale. Costipazione del subconscio con interessamento delle trombe di Falloppio. Vertigini.

Se c'è una cosa che non capisco di quelli che tengono un blog, è da dove cavolo prendano i temi i loro autori. Non leggo molto i blog. Ho provato comunque a cercare di capire dove andare a pescare qualche tema interessante su cui scrivere e ho trovato che gli schemi sono ricorrenti e possono essere raggruppati in quattro grandi filoni.

Ci sono gli intimisti, quelli che ti sfracellano le gonadi coi loro sentimenti più nascosti. "Ieri ho visto una marmotta sbudellata da un camion... ho avuto un senso di repulsione... la vita è così fragile, e la palla è così rotonda... se solo ci fosse ancora la mezza stagione... mi suicido..." E poi non si suicidano mai, ma non rinunciano a far imbizzarrire il povero malcapitato lettore dalla voglia di infilargli tutti quei puntini in un luogo atto a contenerne a volontà. Poi magari suonarli come nacchere. Gli intimisti sono normalmente seguitissimi da fan che fan il tifo per una morte spettacolare, cruenta e dolorosissima del protagonista.

Gli informatori sono tutti coloro pensano di fare controinformazione o informazione libera o che dicono la propria sui temi di attualità. Tutti, senza eccezione, scivolano, contro la loro stessa volontà, nella più becera propaganda, come se sempre guardassero lo stesso buco nel muro nell'attesa che qualcuno ci metta un bel chiodo, e chissà, magari, alla fine pure un quadro. Nel frattempo maledetti fascisti che hanno fatto il buco, e al rogo i comunisti che si son fregati il chiodo.

Tra i più insopportabili ci sono gli artisti. Mettono le proprie opere d'arte sul blog di modo che il mondo ne sia a conoscenza. Pessima tattica, il blog è inflazionato. Nella migliore delle ipotesi chi apprezza si fotte l'idea, o altrimenti l'artista viene semplicemente considerato la transustanzazione della sfiga. A volte furto di idea e sfiga si accompagnano mano nella mano. Seguitissimi dagli sciacalli, gli artisti finiscono scheletri in qualche angolo del Sahara multimediale.

Gli alternativi sono i peggiori di tutti: sono quelli che parlano male degli altri blogger perchè non sanno di che cazzo scrivere e sono perfettamente consci del fatto che non lo sapranno mai. Parlano di altri per non parlare di sè. Non parlano di informazione perchè ci sono così tante notizie alternative che si rischia di non fare più propaganda, e questo sarebbe decisamente troppo alternativo. Alternativamente, rinunciano anche all'espressione artistica per manifesta incapacità. Nessuno li legge, nessuno li commenta. Tutti fanno finta di non conoscerli.

Io voglio essere diverso. Voglio lanciare una nuova dottrina: il Meteorismo Creativo. Tutti voi, nel mondo, che avete bisogno di scrivere ma non sapete di cosa, che avete convulsioni addominali da cui da anni non sapete curarvi: lasciatevi andare. Il Meteorismo Creativo è libertà. Scrivete di qualunque cosa. Non vergognatevi se puzza. L'avete scritto voi: puzza giusto. Meteorismo Creativo: un nuovo modo di fare blog.

L'Apocalisse

Il mio fine è di fare di ogni fine un buon inizio.
-- Caparezza, "La fitta sassaiola dell'ingiuria"

The mark of your ignorance is the depth of your belief in injustice and tragedy. What the caterpillar calls the end of the world, the master calls a butterfly.

-- Messiah's Handbook : Reminders for the Advanced Soul

venerdì 2 febbraio 2007

Gödel

Questo post è falso.

Perché?

Questo blog è uno sfogo personale. Un eritema a parole. Fa schifo, ma non contagia.