giovedì 15 maggio 2008

Il mostro

Qualcuno, da qualche parte, in questo momento starà dormendo.
E forse, dico forse, starà anche sognando.
Nel sogno, molto probabilmente, ci sarà un mostro.
E ci sono possibilità che il mostro lo insegua.
C'é da aspettarsi che il nostro cercherà di scappare, e correndo forte terrà il mostro lontano da sé.
Ma correre mette sete. E quindi, verosimilmente, si fermerà.
Com'é intuibile, il mostro lo raggiungerà.
Se è serio, il mostro sarà in procinto di sferrare il colpo.
Ma il nostro eroe, stranamente serafico, aspetterà, con la bottiglia in mano.
Magari bevendo, e guardando il mostro di traverso.
E il mostro si bloccherà.
E poi?
"E poi devo bere, e che cavolo!" esclamerà l'assetato.
E il mostro, paziente, aspetterà l'ultimo sorso.
E aspetterà, c'é da esserne certi, che il sognatore ricominci a correre.
Per poi rilanciarsi all'inseguimento.
E fare una pausa dissetante.
E così senza fine.
O almeno fino al momento della sveglia.
E al momento della sveglia, il poverino si potrebbe trovare sudato e assetato come se la corsa fosse stata reale.
E magari ripenserà alla pâtes à la bolognaise stranamente sottocosto ingurgitata la sera prima alle 23.

lunedì 12 maggio 2008

In amore l'importante è partecipare

Essere innamorati è la cosa più bella del mondo, basti pensare che le donne lo preferiscono persino al mal di testa.
Non esistono parole per descrivere cosa si prova quando si è innamorati. Visti da un punto di vista squisitamente medico, i sintomi dell'innamoramento sono comunque chiari: tachicardia, innalzamento della pressione, brividi, febbre, mal di testa, dolori ossei e muscolari, stato di prostrazione, nausea e vomito. In seguito appaiono leucopenia ed emorragie. L'ittero, inizialmente modesto, si intensifica gradualmente. La malattia può evolvere con sintomi di albuminuria e, in casi gravi, anuria.
Se si mettono in campo i sentimenti descritti dai grandi scrittori, credo che uno dei più grandi capolavori mondiali sia L'amore ai tempi del colera. E' una storia coinvolgente. Ogni volta che la rileggo mi immedesimo sempre nel colera.
In ogni caso, parafrasando Frank Zappa, "parlare d'amore è come ballare di architettura". E quindi è inutile andare avanti.